La preistoria: gli anni 45-70
Dopo la seconda guerra mondiale, nel 1945, gli Stati Uniti decidono di applicare metodi scientifici per condurre le operazioni militari. Per favorire queste ricerche nascono gli OR (Operation Research), essenzialmente per combattere lo sviluppo dell’ URSS e della 'Red China'.
Tra questi:
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Il RAND, allora presieduto
da Paul Baran, immagina una soluzione ideale, senza preoccuparsi inizialmente
della fattibilità tecnica, nel quale ... there would be no
obvious central command and control point, but all the surviving points
would be able to reestabilish contact in the event of an attack at any
point throught a "redoundance of connectivity".
Questo concetto, idea-chiave
di partenza, sarà la base dello sviluppo di Internet negli anni
successivi.
L’idea di Baran, una rete
di comunicazioni vocali che potesse sopravvivere ad una guerra nucleare,
non vedà mai la luce, ma saràil concetto di partenza di Internet,
poi sviluppato dal gruppo di Kahn e Cerf; per questo esistono molte incomprensioni
sul ruolo della parte militare nello sviluppo di Internet.
Tra tutti gli OR, infatti,
ARPA sembrava il più adatto a portare avanti questo tipo di ricerca.
Va detto che questi OR erano costituiti da consorzi di enti di ricerca,
soprattutto università, che venivano sovvenzionati dal pentagono
per portare avanti le ricerche. Siamo nel 1960, periodo in cui viene eletto
presidente J.F. Kennedy; questi progetti finalizzati di ricerca diventano
il pane con il quale la ricerca scientifica può vivere, ...
Spesso l’ambiente scientifico
si trovava in contrasto con quelli che potevano essere gli obbiettivi militari.
Siamo giunti al periodo del Vietnam, l’opinione pubblica è contraria
a quanto i militari stanno facendo, soprattutto negli ambienti scientifici.
Il 95% dei coinvolti nella ricerca era contrario alla guerra del Vietnam.
Vintorn Cerf: "Vorrei però fare delle precisazioni sulle motivazioni che hanno dato vita ad Internet: quando fu ideata la prima rete, Arpanet, l'interesse nacque da una necessità di condivisione delle risorse: si volevano collegare i computer di circa trenta università in tutto il paese dove si studiava informatica e che ricevevano fondi dall'Arpa. Ciò non aveva niente a che fare con le bombe atomiche, come si suole fantasticare" |
Alla commutazione di pacchetto
lavorava inoltre, al MIT, Leonard Kleinrock.
La storia
racconta che Leonard Kleinrock a 6 anni leggeva una storia
di Superman quando trovò nell'inserto del giornale il progetto di
una radio a galena; si procuro' i materiali e la costruì, sentendo
musica che usciva dalla radio senza connessioni, senza legami con l'esterno.
Era nato un ingegnere.
Negli anni successivi fece
a pezzi centinaia di radio e si iscrisse quindi al City College of New
York (CCNY), e vinse la borsa di studio per andare al leggendario MIT
a proseguire gli studi.
Qui trovo' congeniale l'area
'data network'; i primi studi vanno dal 1959 al 1962 e vengono coronati
dal testo 'Communication Nets' (McGraw-Hill) nel quale sviluppo' le basi
del packet switching, che porterà all'attuale Internet.
Nel 1963 arriva alla università
di Los Angeles (UCLA);
nonostante che i tempi non siano commercialmente maturi per lo sviluppo
del packet switching, qui raggiunge il progetto ARPA e ne viene
introdotto grazie alla sua esperienza in questo tipo di reti.
Sotto la guida di Kleinrock
la UCLA diventa il primo nodo della rete ArpaNet, organizzando il meeting
di 40 persone che porterà all'implementazione del primo interface
message processor.
Canali diversi e paralleli hanno quindi alimentato la nascita di Internet: l'idea di Baran, le ricerche di Davies, i lavori di Cerf e Kahn, di Leonard Kleinrock: tutte persone che non si incontrarono mai prima della creazione dell'ARPAnet, la rete dell'OR ARPA.
Nel 1963 c’è l’assassinio
di JFK; tecnicamente vede la luce la prima macchina fotocopiatrice, nel
1961, il primo fax, nel 1966, il primo gioco elettronico, Star Wars, realizzato
da studenti del MIT.
L’ambiente universitario,
pur entusiasta per il tipo di ricerca, vuole sentirsi estraneo agli interessi
militari ("I like to believe that the purpose of the military is to
support ARPA and the purpose of ARPA is to support research").
Il
progetto su Arpanet iniziò nell'ambito delle ricerche della 'Agenzia
per i Progetti di Ricerca Avanzata sulla Difesa', organo facente parte
del Dipartimento militare di Difesa americano. Il loro interesse era quello
di trovare un altro modo di comunicare nel corso di una battaglia usando
i computer. Così iniziarono con Arpanet, come fu chiamata, che usava
le linee telefoniche per collegare i computer tra di loro; questo accadeva
intorno al 1969.
Vintorn Cerf,
1997
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Per collegare due computer con un packet switching network la BBN realizza un interface Message Processor (IMP) basato su un Honeywell DDP 516; aveva il compito di ‘pacchettizzare’ i dati da mandare sulla linea di trasmissione, o di ricostruire dati che venivano trasmessi in pacchetti.
Nel Labour day del 1969, il
primo lunedì di settembre, a quanto sembra lavorandoci fino alla
sera precedente, viene installato il primo IMP all’University of California
Campus at Los angeles (UCLA).
Per la prima volta si collega un computer ad una macchina che permette
di trasportare dati verso un'altro computer.
Una volta costruito, funzionò
al primo colpo: when they turned it on, it just start running.
Il martedì successivo
iniziano le danze: tutti vogliono vedere 'il mostro' funzionare. Sono presenti:Kleinrock
con il suo team; la BBN; Honeywell; Scientific Data System (l'host dell'UCLA
era SDS); AT&T
long lines, come carrier; GTE, carrier locale; ARPA; l'amministrazione
del dipartimento di computer science della UCLA; un folto gruppo
di tesisti.Le aspettative erano molti; e molti pensavano che l'esperimento
fallisse.
Non fallì.
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A questi studi e prove collaborano professori e laureandi. Tra questi Steve Crocker, che ‘inventò’ le RFC: infatti esi pensavano di non avere alcuna autorità nel campo scientifico per definire degli standard o pubblicare risultati con autorevole certezza scientifica. Per questo pubblicarono i loro risultati sotto la forma "questo è quello che abbiamo fatto, diteci ciò che ne pensate" (please comment on this, and tell us what you think).. Erano le Request For Comment o RFC, ancora oggi via maestra per conoscere tecnicamente standard e funzionamento di Internet. Esse vengono continuamente aggiornate, quelle nuove a volte fanno diventare obsolete quelle vecchie.
Ad ottobre segue la seconda
installazione: viene montato un IMP allo Stanford Research Institute. L'esperimento
è di fondamentale importanza, perchè testa il sistema sula
distanza lungo una linea esterna, mentre a settembre era stato testato
solo su una 'rete locale'.
La procedura preparata consiste
nel dare il comando 'login' al sistema per metà da UCLA e metà
da SRI; i programmatori hanno le cuffie per sentirsi per via telefonica.
All'UCLA devono scrivere 'log' , allo Stanford 'in'.
All'UCLA viene battuta la
lettera 'l'. Dallo SRI rispondono 'E' arrivata la l' (che quindi è
la prima lettera che ha attraversato una rete internet!). Quindi
viene battuta la 'o'; dallo SRI 'E' arrivata la o'. Quindi viene battuta
la 'g'.
and the darned system
CRASHED!
In una successiva sessione, tutto funziono' perfettamente.
Seguono le successive installazioni,
a novembre all’University of California Campus at Santa Barbara,
(UCSB), a dicembre nella University of Utah at Salt Lake City, che
diventano i primi quattro nodi di quella rete che ai giorni nostri conta
milioni di nodi.
Nel 1971 vengono definiti
gli standard di trasmissione con l’NTP, un protocollo di trasmissione dati
precursore del TCP; vengono aggiunte altre università ed il prestigioso
MIT. La rete che si è formata viene chiamata ARPAnet in onore dello
sponsor.
Siamo giunti nel 1972, anno della computer comunication conference all’Hilton Hotel. Qui Ray Tomlinson invia il primo messaggio ufficiale di posta elettronica sull’ARPAnet, viene riconosciuto il formidabile valore del sistema e fondato il INWG, InterNetWorking Group a capo del quale viene posto Vintorn Cerf, che si occuperà del futuro sviluppo dell’ARPAnet.
Cerf: " ricordo nel marzo
1973 me e Bob (Kahn) discutere di come l’interconnessione tra diversi sistemi
potesse funzionare, spianando la strada per lo sviluppo del TCP/IP"
Lei
è conosciuto come il padre di Internet...
"Tanti mi hanno etichettato in questo modo, ma non è del tutto esatto sostenere che io sia il 'padre' di Internet. Avevo un compagno di lavoro di nome Bob Kahn ed insieme, lui ed io, abbiamo ideato Internet e scritto i protocolli di base nel lontano 1973, circa 24 anni fa. Dunque, questa etichetta, in realtà, appartiene ad entrambi e probabilmente ad un migliaio di altre persone che hanno contribuito allo sviluppo di Internet". |
Bob Kahn, impiegato presso l'ARPA diventata DARPA ("defence"), lavora a reti di commutazione di pacchetto separatamente per quanto riguarda i computer, la telefonia e la radiofonia; Cerf narra che si rivolse a lui con un quesito del tipo "Vinton, io ho un problema: abbiamo tipi diversi di reti a commutazione a pacchetto, ma vogliamo collegarle insieme perché abbiamo bisogno di usarle per l'esercito, per impiegare questi strumenti di comunicazione sul campo, in veicoli mobili, sull'oceano, dove si può usare il satellite per comunicare da una nave all'altra e da una nave alla costa; e noi vogliamo connetterli in un network continentale".
Si lavora in questa direzione,
fino all'esperimento del "Triple Network System" del 1977, che defenitivamente
sancirà la funzionalità delle reti a commutazione di pacchetto
indipendentemente dai dati che i pacchetti portano; preannuncia la rivoluzione
della 'digital collision' che avverrà negli anni '90.
Nella UCLA Leonard Kleinrock
prova a 'stressare' il sistema in utte le condizioni possibili per generare
un crash; scopre alcuni 'buchi' del sistema a cui dà nomi fantasiosi
(Christmas
lockup, Piggyback lockup)
La 101 e' la strada che attraversa
San Francisco e dintorni; su di essa un camper simulava la situazione di
un collegamento mobile, via radio, con una stazione fissa terrestre, utilizzando
una rete packet switching. Da San Francisco il segnale veniva portato in
due diverse località: alla BBN a Boston e in West Virginia.
Gli gli anni 70 hanno rappresentato
il periodo ‘eroico’ della scoperta del protocollo TCP/IP e del suo funzionamento
sotto ARPANet ; Il Triple Network Experiment del 1977 definitivamente
sancisce il raggiungimento dell’obbiettivo posto dall’operation research
ARPA dopo la seconda guerra mondiale, ossia l’obbiettivo delle tre C: Controllo,
Comando e Comunicazione.
A questo punto sembra esaurita
la spinta data dai militari per lo sviluppo di tale rete; il protocollo
TCP/IP viene ufficialmente adottato dalle organizzazioni militari per lo
sviluppo dei sistemi di comunicazione.
Ma la semplicità e
la funzionalità del protocollo attirano l’attenzione di chi
lavora su altri tipi di rete; presto si assiste alla migrazione di reti
preesistenti dal protocollo nativo al protocollo TCP/IP; FIDOnet. Eunet,
EARnet, BITnet ed altre reti decidono di utilizzare questo protocollo,
adottando opportuni gateways in uscita tra la loro rete e ARPAnet.
Una nuova rete, per esempio
Anet che si aggiunge ad ARPAnet significa un allargamento della rete globale
in TCP/IP; a questo punto l’aggiunta di una terza rete, per esempio Bnet,
ad ARPAnet, equivale al collegamento tra Anet e Bnet .
Aggiungendo altre reti si
incrementa il numero di nodi in TCP/IP; nel momento in cui le reti aggiunte
sono preponderanti rispetto all’ARPAnet il nuovo insieme formato non può
più chiamarsi ARPAnet ma gli deve essere dato un nome che rappresenti
l’interconnessione tra diverse reti: internet, col significato globale
di internetworking.
Uno degli avvenimenti precedenti
(1976) avra’ una importanza basilare per lo sviluppo delle reti telematiche
negli anni 80: l’invenzione del protocollo UUCP, che serve per trasferire
files su computer Unix.
Tra la Duke University
e la Univerity of North Carolina alcuni studenti (Steve Bellovin per la
versione A, Matt Glickman e Mark Horton per la versione B nel 1981)
perfezionano l’utilizzo del protocollo UUCP (Unix to Unix Copy) per automatizzare
lo scambio di messaggi organizzati attorno ad uno o più argomenti
di discussione: è il germe dal quale nasceranno i newsgroup. La
rete che diffonde questi messaggi viene chiamata USEnet (Unix User Network)
che quindi prevede una inplementazione del protocollo UUCP per spedire,
ricevere e visualizzare messaggi.; in un primo tempo funziona in modo indipendente,
ma poi viene utilizzato il protocollo NNTP che si appoggia su TCP/IP in
modo da potersi connettere su ARPANet, sulla quale viene dirottato parte
del traffico: questa azione sarà di fondamentale importanza per
gli avvenimenti futuri, svincola l'utilizzo di computer unix.
Attorno all’NNTP si sviluppano
reti (Usenet, Bitnet, Fidonet, Theorynet) che permettono lo scambio di
messaggi tra gli utenti, organizzando gli argomenti attorno a gruppi di
discussione. Queste reti nascono dapprima come separate dalla ‘grande’
Arpanet, e vengono trattate come le reti ‘dei poveretti’ per la loro relativamente
piccola estensione come numero di macchine collegate.
Nel
1979 il progetto iniziale ARPA ha raggiunto una sessantina di nodi. E’
ancora preponderante il numero di istituzioni universitarie che non hanno
un collegamento in TCP/IP. Allo stesso tempo i fondi stanziati non sono
sufficienti per un allargamento dei punti connessi. La National
Science Foundation organizza un meeting nell’università
del Winsconsin con DARPA ed i rappresentanti di altre realtà
universitarie per stabilire la possibilità di far nascere un network
di ricerca del dipartimento di computer science. Nell’anno stesso con fondi
stanziati dalla NFS nascerà Csnet o Computer Science Network, di
cui fanno parte BBN
e UCAR con un duplice scopo: utilizzare le tecnologie sviluppate (modem,
UUCP) per utilizzare le linee telefoniche come economico mezzo di trasporto
e di fornire network services a coloro che non hanno accesso ad Arpanet:
infatti risulta chiaro il vantaggio culturale e nella ricerca di chi possiede
la rete rispetto a chi non ce l’ha.
Il 1980 vede la crescita parallela
di Csnet e ARPAnet; Vintorn Cerf propone l’istituzione di un gateway che
consenta di unire l’una all’altra. Tale punto di contatto verrà
chiamato VAN, Value Added Network, in quanto aggiunge valore ad entrambe
le reti. Per fare questo collegamento si decide di utilizzare il protocollo
TCP/IP comune nelle due reti fornito in modo completamente gratuito
e di rendere totalmente trasparente il flusso di dati: queste due
decisioni sono di fondamentale importanza: è grazie ad esse che
potranno aggiungersi un numero teoricamente infinito di reti.
From: reid@decwrl.dec.com
(Brian Reid)
Message-Id: <8804040154.AA01236@woodpecker.dec.com Date: 3 Apr 1988 1754-PST (Sunday) To: backbone@purdue.edu, chiefdan@vax1.acs.udel.edu, mejac!hoptoad!gnu@decwrl.dec.com Subject: Re: soc.sex final results In-Reply-To: Gene Spafford <spaf@purdue.edu / Sun, 03 Apr 88 18:22:36 EST. <8804032322.AA15650@arthur.cs.purdue.edu To end the suspense, I have just created alt.sex. That meant that the alt network now carried alt.sex and alt.drugs. It was therefore artistically necessary to create alt.rock-n-roll, which I have also done. I have no idea what sort of traffic it will carry. If the bizzarroids take it over I will rmgroup it or moderate it; otherwise I will let it be. Brian Reid T5 (5th thoracic)
"T5" is the name of a vertebra (the 5th thoracic vertebra). This
At the time I sent that message I didn't yet realize that alt
I don't wish to offer an opinion about how the net should be
|
E’ notevole come la creazione di un network in grado di resistere ad un attacco nucleare e la relativa dispersione di connessioni e funzioni amministrative ha trasformato la rete in una entità anarchica e autoregolante; inoltre la natura dapprima chiusa di Arpanet ha portato alla creazioni di reti alternative come Usenet, Bitnet, Fidonet, etc.
....Usenet e la sua crescita
sono stati un fattore determinante per l’emergere della rete come una cultura
indipendente e autoderminata (Hardy, 1994).
Nel 1981 nasce alla City University
of New York (CUNI) la rete Because It’s Time NETwork, ovvero BITnet.
La rete, che effettua una prima connessione con Yale, è dedicata
allo scambio di notizie tramite messaggi di posta elettronica; è
una rete parallela ad ARPAnet con uso massiccio di macchine RISC IBM, risulterà
parallela anche ad internet e raggiungerà il massimo sviluppo attorno
al 1990. BITnet ha una struttura formale più rigida rispetto ad
USEnet.
Infatti queste reti dedicate
allo scambio di messaggi su determinati argomenti (BITnet conta più
di 4000 aree di discussione) ospitano spesso messaggi ‘non ortodossi’ scritti
a volte con linguaggio triviale o free speech, all’americana; mentre s
USEnet si ‘lascia correre’ su BITnet gli amministratori di sistema bacchettano
ed espellono chi si comporta in modo inadeguato. Inoltre BITnet non ammette
flame war: queste sono le ‘guerre’ di discussione che possono avvenire
quando un messaggio è volutamente provocatorio e genera una marea
di lettere di protesta (es. entro nel gruppo di discussione sulla juve
con un messaggio ‘forza toro’) spesso caratterizzate da un alto livello
di ‘rumore’(contenuto emozionale) rispetto al ‘segnale’ (contenuto informativo);
mentre su USEnet vengono ospitati tutti i messaggi di protesta, BITnet
censura momentaneamente il gruppo di discussione per evitare la flame war.
Per questo BITnet raggiunge
la diffusione anche in quegli stati (paesi arabi) in cui il resto delle
reti non viene accolto per la paura di quello che una rete non controllata
può introdurre.
L’nvenzione della prima BBS
(Bullettin Board System,, sistema di computer collegati via telefono, ovvero
la telematica pre-internet) è collegata all’invenzione del protocollo
Xmodem, una pietra miliare nella storia della tecnica dovuta a Ward Christianson
nel 77/78 in quanto ha costituito il primo sistema di trasporto dati ampiamente
distribuito, collegato all’inizio della diffusione dei personal computer
negli USA (tardi anni ’70).
FIDOnet
è una rete che a differenza delle precedenti può funzionare
con personal computer (DOS 2.0) rendendo ‘sysop’ ovvero operatore di sistema
il possessore del personal, che si trovava ad avere possibilità
prima riservate solo ai centri universitari. Tuttoggi FIDOnet è
vista come rete parallela ad Usenet anche se avvengono scambi di gruppi
di discussione; conta decine di migliaia di nodi in tutto il mondo.
Nel 1990 ARPAnet viene dismessa.
Ormai le reti generate sono diventate molto più grandi della loro
genitrice, e vivono di vita autonoma. Cerf compone un 'Requiem for the
Arpanet':
...now
pause with me a moment and shed some tears
for auld lang syne, for love, for years of faithful service, duty done, I weep lay down thy packet, now, O friend, and sleep. |
L'insieme di reti connesse viene chiamata Internet; per chiarimenti su come scrivere il termine, vedi il bell'articolo di Sergio Lepri su Telema.
Gli anni 90: L'esplosione del fenomeno Internet
Come visto, nel 1990 ArpaNet cessa di esistere. Quella che era un tempo l'unica rete packet switching, diventata poi la 'madre di tutte le reti', ora è diventata inutile: le reti-figlie sono diventate immensamente piu' grandi di ArpaNet e vivono di vita propria. Vengono fondati organismi per il controllo e lo sviluppo di quella che ora può chiamarsi Internet come la Electronic Ffrountier Foundation , dove possono trovarsi interessaniti notizie e guide in italiano.
Ci si deve però rendere
conto di quella che poteva essere Interent allora; nel nostro giudizio
possiamo essere fuorviati dalla rete che si vede oggi.
Allora infatti non esisteva
alcunchè di grafico; l'interazione utente-rete avveniva solamente
tramite l'interfaccia testo (per intenderci, come nei programmi DOS senza
grafica). Le applicazioni utilizzate erano costituite dalla posta elettronica,
dal file transfert e dalla lettura dei gruppi di discussione; l'utilizzo
era soprattutto effettuato dal mondo accademico scientifico e della ricerca.
In particolare non era
possibile quella che oggi chiamiamo navigazione. Il collegamento telematico
consisteva al collegamento con una macchina server da parte di un client
(poteva essere un server di posta, di file transfert, di gruppi di discussione)
che veniva mantenuta per un certo tempo; dopodichè si staccava quella
connessione per connettersi ad un secondo server per effettuare altre operazioni:
l'utente sapeva in ogni momento a quale server era collegato.
Nei primi anni 90 due applicazioni
sconvolgono il panorama tecnico: il GOPHER e l'ARCHIE.
Il GOPHER (c'è chi
suggerisce un acronimo riferito a roditori americani) introduce il concetto
di link e di navigazione.
Con questo nuovo protocollo
è infatti possibile trasferire dal server al client una serie di
informazioni (oggi diremo una pagina che portano con sè puntatori
verso altri server, cliccando sui quali è possibile fare in
modo che automaticamente il client venga disconnesso da un server ed attaccato
ad un altro.
Inciso tecnico: il termine
cliccare implica l'uso del mouse, attrezzo visto con disprezzo dai
'duri e puri' dell'informatica scientifica di allora, che lo prendevano
per la coda (il filo) e dicevano 'e io dovrei utilizzare questo giocattolo?'.
Sappiamo inoltre che il mouse era stato inventato da Bob Metcalfe, uno
dei 'padri fondatori' di Internet.
Invece di cliccare, con quei
sistemi veniva selezionato il puntatore con le frecce e poi battuto l'invio.
Il GOPHER non è solo
un'applicazione ma anche un protocollo, per il funzionamento è
quindi necessario un gopher server ed un gopher client.
I browser che abbiamo oggi
nei pc implicano anche questa funzione; tant'è che se provate a
collegarvi a gopher.ucla.edu
vedete la pagina del gopher dell'università della California; noterete
che dacanti all'indirizzo del browser è riportato gopher:
proprio ad indicare che si sta utilizzando un protocollo diverso dall'http.
Oggi il gopher è in
disuso perchè soppiantato dall'http; non perde comunque la sua valenza
negli ambienti scientifici e ovunque sia necessario trasmettere informazioni
solo testuali.
Rimane incontestabile che
sia stato lo strumento di una svolta epocale: seguendo i link l'operatore
ricerca qualcosa seguendo il proprio filo logico, senza preoccuparsi del
server con il quale è collegato, che può cambiare continuamente;
è l'inizio della navigazione virtuale.
Con essa nasce anche il mal
di mare (virtuale, per fortuna): ovvero non si sa da quale server si
sono prese le informazioni, e dopo una certa quantità di link percorsi
risulta difficile orientarsi per ritrovare un documento visto.
L'ARCHIE è collegato
all'uso dell'FTP. l'FTP è il protocollo con il quale è possibile
scaricare da siti con server FTP i file contenuti; si può accedere
a siti anonimi che mettono a disposizione di tutti i files che anno oppure
a server privati se si dispone del login e della password per entrare.
ARCHIE nasce per rispondere
alla domanda: se so il nome del file che cerco come faccio a sapere il
nome del server che lo contiene?
Anch'esso è un protocollo,
ci sarà quindi un archie server ed un archie client; il server perlustra
una lista di siti FTP e si fa dare l'elenco dei file contenuti; per questo
collegandosi con un server archie possiamo sapere dove si trova il file
che cerchiamo. Un sistema di scambio delle informazioni rende aggiornati
i diversi server archie.
Anche questo sistema è oggi obsoleto: si può trovare il server FTP del file che si cerca da una pagina web come quella di FTPSEARCH norvegese.
L'importanza delle possibilita'
introdotte dal gopher viene recepita da Tim Barners Lee e collaboratori,
un gruppo di lavoro presso il CERN di Ginevra.
Ed e' qui, nel cuore dell'Europa,
che viene posta la base di cio' che fara' letteralmente esplodere il fenomeno
Internet.
Il concetto e' semplice:
invece di mettere a disposizione solamente del testo con link, come fa
il gopher, si introducono nelle pagine anche altri elementi come fotografie,
disegni, suoni, filmati, e tutto cio' che e' rappresentabile in file; anche
questi possono essere o rappresentare link, secondo il paradigma dell'ipertesto
che gia' nel 1865 Theodor Nelson aveva predisposto.
Potremmo vedere questo momento
come l'incontro di due concetti che da tempo aspettavano di unirsi: da
un parte la storia dei data network, come abbiamo visto nelle parti
precedenti; dall'altra la digital collision, ovvero la digitalizzazione
delle informazioni, processo che, cominciato da una trentina d'anni con
l'elettronica digitale, comporta la trasformabilita' in file di diversi
tipi di informazioni.
L'unione ha generato il piu'
grande sconvolgimento che la storia ricordi nella distribuzione delle informazioni,
che come termine di paragone puo' solo avere l'invenzione della stampa
o della radio.
Il 'modo' di trasferire le
informazioni cosi' concepite deve essere un modello per il trasporto di
ipertesti. Nel gergo telematico un modo o modello e' chiamato protocollo;
ecco perche' l'invenzione del gruppo di Tim Barners Lee venne chiamato
hyper text transfert protocol, http in breve, ed ecco perche' molti
indirizzi internet cominciano con quella sigla.
Per descrivere le unita'
fondamentali dell'ipertesto, ovvero le pagine, non viene inventato un nuovo
sistema ma se ne adatta uno preesistente. l'SGML o standard general
mark-up language infatti era uno standard (e lo e' tuttora) per la
redazione di qualsiasi tipo di documento elettronico; estraendone solo
la parte relativa agli ipertesti e' stato posto in essere l'HTML, hyper
text mark-up language, ovvero linguaggio per ipertesti con marcatori.
Il gruppo di Ginevra, quindi,
definisce un protocollo per un servizio su TCP/IP, ovvero un modo
per trasferire ipertesti su reti internet, che necessita di un client e
di un server.
Il National Center for Supercomputing
Applications, negli Stati Uniti, sviluppa un software client per leggere
le pagine http Mosaic. tra gli sviluppatori di questa versione c'e' lo
studente Mark Andresseen.
Questo software permette
di visualizzare le pagine HTML e di 'navigare' tra i link presenti; diversi
siti al mondo cosi' si trovano connessi da questi link virtuali, il mondo
intero viene visto come una ragnatela di connessioni; e' di questi tempi
la coniatura del termine web, ragnatela, e world wide web,
ovvero ragnatela grande come il mondo. E' per questo che molti computer
presenti come siti internet hanno un nome che comincia con www: per indicare
che funzionano con il protocollo http; non e' comunque necessario adottare
necessariamente un nome che cominci con www.
Mark Anresseen, tornato in
Europa, ha una idea geniale: unire i protocolli.
Infatti nell'internet pre-www
esistevano la posta, i gruppi di discussione e l'ftp, il gopher, tutte
applicazioni che corrispondevano a programmi diversi per utilizzare diversi
protocolli posti sul TCP/IP. Ora Mosaic si aggiungeva ai precedenti, aumentando
il numero di programmi con cui era possibile ottenere dati dalla rete.
L'idea fu di costruire un software in grado di gestire tutti i protocolli
esistenti, creando un 'navigatore' in grado di assolvere a tutti i compiti
necessari per ricevere informazioni dalla rete; fondo' la Netscape Corporation
ed il software di navigazione Netscape, che quindi era in grado di visualizzare
pagine HTML, inviare posta, trasferire file. A tale navigatore inoltre
potevano essere aggiunti degli external viewer, ovvero sottoprogrammi in
grado di eseguire funzioni che non poteva svolgereil programma principale.
La Netscape Corporation e'
fondata con Jim Clark, fondatore a sua volta nell'82 di Silicon Graphics;
la societa' ha il piu' veloce sviluppo che la storia della borsa americana
ricordi.
Da allora la Netscape ha proposto il proprio software, Navigator, come browser (ovvero sfogliatore) di pagine Internet.
Piu' tardi entrera in Internet anche la Microsoft, proponendo il proprio prodotto (Internet Explorer) come browser. Dapprima non riesce a scalzare le posizioni di Netscape come diffusione, ma dopo con un apolitica aggressiva (regalando il browser) arriva a conquistare circa il 50% della diffusione dei navigatori; oggi (febbraio 97) anche la Netscape distribuisce gratuitamente il proprio software.
Per quanto riguarda le politiche dei costi si deve comunque ricordare che la Netscape ha sempre favorito il settore educational, cedendo gratuitamente molti dei propri software a istituzioni scolastiche.
Nel 1992 avviene negli Stati
Uniti un fatto che avrà una importanza decisiva nello sviluppo di
Internet: la candidatura alla Casa Bianca di Bill Clinton e del suo vice
Al Gore. Uno dei capisaldi del loro programma elettorale è lo sviluppo
delle reti telematiche; la rete deve entrare in ogni scuola, in ogni ufficio,
in ogni casa;per questo si deve partire dal potenziamento del backbone
principale degli stati uniti per dare la possibilità ai carrier
locali di fornire servizi efficienti.
Nell'ottica americana, fin
da subito lo stato non si vede come monopolista della fornitura di connettività
ma come organizzatore e promotore dello sviluppo tecnologico.
Non si deve dimenticare che
il 1990 è stato l'anno peggiore per l'economia americana dopo la
crisi del 1929; la recessione è in atto ed il popolo è scontento.
Il paradigma secondo il quale
si vogliono muovere Clinton & Gore è l'informazione è
il motore dello sviluppo economico del paese. In parole povere, dando
la connettività a tutti viene potenziata la capacità produttiva
del paese.
Otto anni dopo Clinton si
può rivolgere agli americani dicendo loro 'non siete mai stati
meglio', l'economia americana è la più forte del
pianeta, l'America è leader nel settore delle tecnologie avanzate.
Sicuramente l'espansione
telematica americana ha dato buoni frutti.
La NII, un'autostrada per le menti.
Negli anni in cui gli USA
sviluppano le NII anche in Europa si parla di velocizzazione delle informazioni:
ma con ottica diversa. Si pensa soprattutto ad interconnettere le pubbliche
amministrazioni in reti locali, si discute forse esageratamente di tutti
gli aspetti tecnici, ma non si conclude attorno a nessun progeto specifico.
non si parla di connessioni ad utenti privati, se non in termini futuribili;
qualche americano ironicamente commenta che si passano tre anni a regolamentare
un settore che fra tre anni sara' sicuramente superato.
Nell'Europa il ritardo tecnologico
accumulato e' forte, viene vista con timore l'introduzione di nuove tecnologie
estere, negli stati membri dell'unione sono presenti forti enti pubblici
di telecomunicazione che si oppongono all'apertura; la Francia manifesta
forti perplessita' col timore di perdere posizioni di predominio; dal punto
opposto l’Inghilterra ha gia' proceduto alla liberalizzazione delle telecomunicazione
dall'84 con la lady di ferro, le compagnie private di telecomunicazione
sono pronte ad accogliere le novita' d'oltreoceano.
Vedendo gli sviluppi statunitensi
e volendo programmare lo sviluppo europeo viene nel 1994 indetta la conferenza
dall'ambizioso titolo European Nervous System; il libro bianco che
ne raccoglie i lavori si apre con la frase
Sottotitolo della conferenza
e' "Crescita, competitività e occupazione: le vie da percorrere
per entrare nel XXI secolo"
E' chiaro come venga recepita
la concezione americana di crescita economica grazie al flusso di informazioni.
I punti essenziali stabiliti
da tale conferenza possono essere cosi' sintetizzati:
La commissione fotografa lo stato delle cose europeo, fa piazza pulita dello statalismo lasciando ai privati lo sviluppo delle reti:
Il G7 di Bruxelles
In questi tempi si registra
una difficoltà da parte di Telecom Italia )e degli altri monopolisti
europei= ad accettare il primo gennaio 98 come data limite per le liberalizzazioni;
sostengono che per essere pronti alla concorrenza ci vuole tempo per progetti,
ammodernamento delle reti, etc... considerando che i potenziali concorrenti
sono IBM, Bell Atlantic, AT&T e simili grandi società e chiaro
che esiste un rischio di colonizzazione tecnologica dell'Europa
da parte dell'America.