il cuore tranquillo
A volte mi piace sfocare; mettere a fuoco un particolare e lasciare andare fuori fuoco tutto il resto, quando tutto il resto è quello che invece devi guardare.
E la gente ti guarda strano perchè devi stare attento su quelle cose che, invece, tu stai sfocando.
Oh, è un così bel riposo; concentrarsi sulle stelline mentre ti dicono, ti urlano, che sono importanti le case.
E allora io mi avvito in me e mi dimostro che senza le stelline le case non avrebbero senso, e mi son pure d'accordo e condivido; che solo loro costruiscono il tutto: poi cerco anche di dirlo: ed esagero coi duepunti: per quanto sia inutile, il dirlo.
La gente non ci crede e mi guarda strano.
Ma io lo so.
Stelline adorate, io lo so; voi siete importanti, il resto passa.
Le case son lì da decinaia d'anni; voi da milioni.
Perchè dovrei curarmi del deperibile, e non dell'attimo che non finirà?
Così sfoco le case, e perdo lo sguardo tra le stelle.
Risalgo la corrente tra loro, mi bagno di luce, rincorro la notte,
stendo lo sguardo all'orizzonte,
trepidante e felice,
perchè so,
che verrà,
presto,
la stella del mattino.