don Ilario Rolle accusato di pedofilia
Ho conosciuto don Ilario verso la fine degli anni 90 e da allora ho lavorato, a fasi alterne, con lui attraverso cometa e davide, le due realtà telematiche che ha creato (forse in mezzo a tante altre che non ho conosciuto).
Il mondo è quello di internet e dei servizi collegati: Cometa aveva scopi relativi soprattutto alla connettività mentre Davide è collegato alla costruzione di un sistema per aiutare chiunque volesse proteggere la navigazione da contenuti inadatti (ad esempio pornografici o violenti).
Oggi, dicembre 2009, lo vedo connesso a reati di pedofilia.
Nella mia vita ho vissuto molto tempo a contatto con la scuola e i ragazzi: più o meno trent'anni dei 47 che ho. Non ho mai dovuto subire da ragazzo, neanche lontanamente, atti riconducibili alla pedofilia. Devo però dire che nel tempo trascorso tra le persone che girano negli ambienti dove ci sono bambini ho riconosciuto persone con una sensibilità eccessiva, malata verso l'infanzia. Un atteggiamento di eccessiva protezione, di attaccamento peloso. Senza arrivare ad episodi morbosi, che non ho mai visto, ho però sviluppato una certa sensibilità nel notare questi atteggiamenti eccessivi e le personalità dalle quali potevano derivare.
Posso dire con tutta la certezza di cui sono capace che don Ilario è distantissimo da tutto questo, ne è sideralmente lontano. In tutte le attività che mi hanno visto lavorare con lui ho visto uno spirito innovatore autentico, una tensione forte alla comunicazione sociale, una passione attiva nel fare cose buone, belle, utili nel campo delle tecnologie dell'informazione.
Non posso pensare altro se non che ci sia un maledetto equivoco, un travisamento.
Non condividiamo la stessa fede. La mia visione è molto meno illuminata della sua, molto più terrena.
Ciò nonostante questa differenza non è mai stata un ostacolo per la comunicazione tra noi, ho lavorato bene e volentieri con lui, è stato per me luce di speranza in un mondo spesso dominato solo dagli interessi materiali; è stato, ed è, un limpido esempio di come mettere a disposizione le bellezze delle tecnologie al servizio dell'Uomo.
Ora, non mi resta che piangere con lui questa situazione dura, ben sapendo che troverà la forza e la luce per affrontarla serenamente.
Voglio condividere con lui un poco del suo dolore; posso essergli lontano nella fede, gli sono vicinissimo come persona.
Dài Ilario, non sei solo a portare questo peso: tutto il bene che hai fatto ti aiuterà.