Questa è la prima mostra che provo a realizzare su Second LifeIn questa mostra vengono inseriti nella rete tridimensionale, su second life, alcune opere progettate da Ugo La Pietra.
Questo vuole essere un esprimento messo in atto dalla Galleria Cristiani per esplorare in modo diverso l'opera d'arte; attraverso la visione tridimensionale e il senso del luogo si può, in forma di avatar, esplorare lo spazio nel quale le opere sono inserite.
Non una mera trasposizione nei mondi virtuali di immagini di opere, quanto un vissuto esperienziale diverso, un tentativo di godimento dell'arte attraverso l'immersività virtuale.
In questo mondo virtuale le letture delle opere possono agire a piani diversi.
Ad un primo livello si vede la rappresentazione tridimensionale dell'opera così come si sfoglia un catalogo, godendone delle impressioni di profondità, spazio, dimensione. Un'opera come quella rappresentata che esercita una forte leva sul rapporto interno/esterno consente una visibilità e vivibilità maggiore rispetto alle due dimensioni tradizionali, sia su web che su carta. I muri e gli arredi perdono i confini stabili in cui sono relegati per assumere una funzione nuova nel rapporto dell'uomo con l'ambiente che lo circonda.
In un altro livello si pone il rapporto tra il progetto e la sua realizzazione; sul grande pannello bianco è rappresentato il progetto per l'arredo urbano di una via, progetto contenuto nella via stessa; il progetto passa direttamente dalla carta alla rappresentazione tridimensionale, consentendo di valutarne immediatamente il rapporto tra segno grafico e vissuto ambientale.
Ancora, la rappresentazione delle opere (lampada con ali, divani e poltrone legno/pietra) consente una vivibilità dell'opera stessa, per esempio portando il proprio avatar sotto la lampada per vedersi come angelo alato, oppure per 'provare a sedersi' sui divani.
Ponendo l'accento sulle caratteristiche peculiari della rete tridimensionale, può essere sperimentata la socialità nella fruizione dell'opera, organizzando eventi sincroni durante i quali più persone in forma di avatar si trovino nel luogo della mostra per una esperienza di colloquio/fruizione sperimentale che può avvenire sia in forma di testo che in forma di colloquio parlato, scambiandosi opinioni e riflessioni sulle opere.
Questra mostra inaugura un modo nuovo per comunicare la sensibilità verso gli oggetti d'arte, non certo sostitutivo ma complementare a quelli preesistenti, non vincolante ma aperto a chi si lascia colpire dalle suggestioni di nuove forme di godimento dell'arte.
La mostra è visibile su second life (per accedere direttamente seguire questo link), la mostra in rl (real life, quella 'vera') verrà inaugurata il 6 novembre 2007 in parallelo con quella virtuale.
maggiori info e foto sul sito di linkomm