Passeggiata dolce e fresca per famiglie: poco dislivello, paesaggio ombroso, vista spettacolare, poco tempo di percorrenza.....
Si parte dal col del lys: ci si arriva in macchina da Viù oppure da Avigliana / Almese.
Da qui parte una strada in terra battuta che è l'inizio del cosidetto 'sentiero dei partigiani': è ben tracciato sulle paline indicatrici.
Mi aspettavo un percorso arido, e invece tutt'altro: il percorso si snoda ombroso e in leggera discesa in mezzo a boschi di larici, sotto i quali crescono il maggiociondolo, il faggio, l'acero, i frassini.... spesso c'è acqua e c'è molto verde. Probabilmente è complice il maggio 2009 eccezionalmente caldo e preceduto da abbondanti pioggie; o forse è l'eccezionale nevicata di dicembre che ha lasciato un così bello strascico.
Cominciano a vedersi pietraie che saranno il motivo conduttore della parte più alta: scure, rossicce, quasi marroni, vivide, formano un bel contrasto con il verde.
Dopo una mezzoretta si arriva ad una fontana: da lì comincia una piccola mulattiera che in dieci minuti, attraversando un fitto boschetto di abeti, porta al colle della Portia; è un grande prato con una bellissima vista su Valdellatorre ed un rifugio recuperato da una vecchia chiesetta: da ricordare la polentata all'ultima domenica di giugno organizzata dagli alpini dell'ANA.
Lungo il sentiero si riesce a vedere l'
euphorbia gibelliana, specie di 'stella di natale' che cresce solo in queste zone; parte verde alla base, un verde che si rischiara sempre più verso l'apice per poi diventare quasi giallo in cima dove sono portati i fiori, finalmente gialli.
E' chiamata anche 'stella di maggio'
Di lì si può proseguire sul versante di Valdellatorre o tornando sulla strada precedente verso il colle delle Lunelle; in questo secondo caso si vede bene la valle di Richiaglio, si giunge ad un bivio, si svolta ancora a destra e si sale per un po' (almento una ventina di minuti) verso il colle delle Lunelle.
Si passa in mezzo a paesaggi veramente lunari nel senso onirico del termine: guardate le foto! Anche qui sono stupito dal verde intenso, dal rossiccio delle pietraie, dal bianco dei narcisi, dalla limpidezza dell'aria.
Il colle Lunella, per la sua posizione a cavallo del costone che separa la val Ceronda e il vallone di Richiaglio, rappresentò un‘ideale punto di osservazione dei movimenti su entrambi i settori e proprio per questo alcune baite della zona furono utilizzate dai ragazzi del distaccamento “Mondiglio” come ricoveri, cucina, magazzino viveri e materiali vari; tra queste baite vide la luce “I Cavalieri della Macchia”, uno dei giornali murali in cui i giovani “ribelli” si raccontavano e si confrontavano.
[note su 'il sentiero dei partigiani', paline informative al Colle del Lys]
In mezzo a questa quiete quattro baite e....
yggdrasill, il grande frassino, quello che sta diventando il motivo conduttore delle passeggiate di quest'anno.
(Yggdrasill è un albero così grande che sulla cima sta appollaiata un'aquila così grande che tra i suoi occhi si può vedere volare un falco!)