Da qualche anno mi vesto ogni giorno seguendo un criterio di colore; non so quando ho cominciato a farlo, ma dopo un certo periodo è diventata una specie di fissazione, un modo per essere in qualche modo 'in ordine' con il flusso del tempo utilizzando un piccolo gesto quotidiano.
Parlandone con amici, qualcuno si è incuriosito e ogni tanto mi chiede di ricordare i colori dei giorni; per questo voglio scrivere qualcosa sull'argomento.
Cominciamo prima con i colori direttamente, poi cercherò di spiegarne le motivazioni.
I colori dei giorni
Lunedì è il giorno della luna; pallida, argentea, a volte azzurrina, molto raramente rosa (la cosidetta luna rossa). E' un giorno per i colori palladi, le tinte attenuate gli sfumati, quindi tutte intorno all'argento, all'azzurrino, al grigio tenute e a tutt i colori appena accennati; qualsiasi colore che ha la luce pallida va bene
Martedì è dominato da Marte e si cambia registro: decisione, forza, aggressività. I colori di base sono il rosso e il verdone scuro e il marrone deciso, militare; ma in alternativa qualsiasi colore a tinte forti, potente e deciso può essere utilizzato.
Il
Mercoledì è il colore di Mercurio e dell'intelligenza, della comunicazione. A partire dal grigio lucente del mercurio, vanno bene i colori che stimolano l'intelligenza e la creatività; tutti quelli fosforescenti, i tipici colori degli evidenziatori, arancione, celeste. rosa, giallo, i colori che 'svegliano' e scioccano la vista; i colori sono pieni, non pallidi e non sfumati.
Il
Giovedì c'è Giove con la sua bonarietà, l'ottimismo e la forza della natura: così si possono usare i colori della natura come il verde chiaro e pieno del fogliame, il blu forte del cielo, Anche qui le tinte sono piene e decise.
Il
Venerdì è il giorno i Venere e della sua bellezza: le tinte tornano ad essere sfumate e tenui, con predominanza degli azzurri e dei rosa, il lilla chiaro; nulla di forte ma il ritorno ad una tranquillità di toni soffusi e delicati per trasmettere delicate estetiche.
Il
sabato è giorno forte, giorno di Saturno: logica, determinazione, giustizia a fil di spada. Il grigio scuro del piombo, il viola, l'arancione.
La
domenica è il giorno del Sole: bianco e rosso i colori principali, ma anche naturalmente il giallo; anche in questo caso colori pieni. Da non disdegnare anche il nero.
Come vestire i colori
A questo punto va fatta una precisazione. Come vedremo più avanti questi colori servono per vivere pienamente il giorno; non è una questione di estetica ma di assonanza.
Per questo non è così importante che un capo di abbigliamento sia interamente del colore del giorno; è importante che anche solo una piccola parte, un accessorio per esempio, sia del colore giusto per fare centro su quel colore ed essere in qualche modo in sintonia con quel colore e, di conseguenza, in sintonia con il giorno stesso.
Abbiamo poi visto che molti colori a seconda della sfumatura possono appartenere a giorni diversi; l'azzurro forte e fosforescente del mercoledì è molto vicino al blu cielo del giovedì; avendo un capo di abbigliamento che ha un colore che è una via di mezzo lo si può utilizzare in entrambi i giorni 'tirandolo' da una parte o dall'altra.
L'importante non è il colore in sè ma lo stato mentale associato a quel colore; è importante 'indossare' quello stato mentale il che, naturalmente, è molto più semplice se si indossa un capo di abbigliamento di quel colore.
La sequenza dei giorni.
L'associazione di ogni giorno ad un pianeta in base al nome è cosa abbastanza semplice da accettare; cosa più complessa è riuscire a trovare una giustificazione alla loro sequenza. Se per il giorno del sole, o giorno di Dio per l'equazione sole=dio, è abbastanza semplice riconoscere il compito di inizio, o di fine, per gli altri resta più complicato giustificarne la sequenza.
Non è questione peregrina; potrebbe esistere, infatti, una 'melodia' che unisce i pianeti in questa precisa sequenza, una motivazione per la quale al lunedì deve seguire il martedì perchè si compia un ragionamento, perchè si continui una storia, perchè abbia un senso.
Se questo capita la 'melodia' potrebbe incastonarsi in quelle '
liturgie' delle quali si è parlato per dare senso ai periodi dell'anno rendendo così ogni giorno una gemma incastonata nell'esatta posizione di quel tesoro che è il tempo che abbiamo a disposizione.
Diversi autori si sono espressi sulle motivazioni a supporto di questa precisa sequenza; su Wikipedia sono riportati i metodi 'classici' riferiti a Cassio Dione.
Ne propongo un altro, che non mi risulta sia già stato esposto; penso tuttavia che sia solo una mia ignoranza, il metodo è così armonioso che qualcuno sicuramente ci avrà già pensato.
Ponendo tutti i 'pianeti conosciuti', intendendo con essi quelli fino a Saturno e compresi la Luna e il Sole, ovvero i sette corpi celesti che sono alla base di tutte le conoscenze prescientifiche, su una scala nella quale siano rappresentati per l'osservatore posto sulla Terra (la Terra è l'uomo, ed è il centro del mondo: non dimentichiamolo) e sistemandoli a seconda della distanza dalla Terra e differenziando quelli che stanno tra noi e il sole e quelli che vanno verso l'esterno, si ottiene lo schema riportato, dove M rosso indica Marte e M arancione indica Mercurio.
A questo punto partiamo dal più vicino alla terra, cioè la Luna e il Lunedì e andiamo verso il Martedì, cioè Marte; allegoricamente si parte dalla parte più interna e inconscia che ci appartiene, cioè la Luna, e si va verso l'esterno del sistema solare, cioè ci si allontana dal Sole, cioè dal Dio e dal Padre in un movimento esterno che ci porta a Marte, alla forza, all'aggressività e alla ricerca di indipendenza.
Qui arrivati, raggiunta questa forza e questa indipendenza andiamo verso Mercurio, cioè il Mercoledì, tornando verso le origini e illuminandole di intelligenza e comunicazione; con queste nuove conoscenze siamo illuminati dalla luce del sole e siamo i grado di correre verso l'ottimismo bonaccione del Giovedì, il grande Giove che ci consente di ottenere tutti i buoni risultati dovuti ai nostri sforzi; ci accorgiamo che l'abbondanza non è sufficiente e rincorriamo la felicità verso Venerdì, quella Venere che sublima nella bellezza i vallori più alti, vicini al sole che ci scalda.
Ed è a questo punto che dobbiamo fare i conti: il sabato, il freddo Saturno posto all'esterno del sistema solare con il suo piombo, la sua logica e il suo rigore ci costringe a prendere coscienza e ad essere coerenti con noi stessi; solo la vicinanza col passaggio successivo, con il Sole della domenica, ne mitiga il rigore e lo fa diventare in qualche modo piacevole.
A questo punto il viaggiatore che abbia percorso tutto questo tragitto si congiunge con il Sole, cioè con l'immagine di Dio; il viaggio ha termine ed il successivo, anomalo guizzo ci riporta in noi stessi e nella vicina Luna per ripercorrere un altro giro, un altro gioco della nostra vita.
Come si vede, si tratta di una serie di cerchi, spostati uno rispetto all'altro, che ruotano incessantemente; l'ultimo da Saturno riporta al Sole che rimette nelle mani dell'altro Luminare, la Luna, il viaggio che può ricominciare.
Per i curiosi d'alchimia bene si adatta questo cerchio all'immagine dell'uccello senza ali e quello con le ali, uno legato col becco alla coda dell'altro che incessantemente si contrappongono ad indicare i nostri giorni e i nostri umori buoni con quelli meno positivi, in una lotta continua per superare la posizione precedente attraverso la lotta tra gli opposti, il
solve et coagula.
Qui il discorso si fa più bello e profondo; non è questo il luogo per iniziarlo.
Se questo, tuttavia, ci serve per utilizzare una piccola scelta quotidiana come quella degli abiti per riferirsi ad una realtà più grande e vivere più intensamente il tempo che ci è dato allora la scelta del giusto colore diventa una scelta importante.
Qualsiasi sia il colore che avete scelto.