un viaggio nel tunnel di Satana
Mi sono trovato, inavvertitamente perchè non avevo contezza di dove mi stessi trovando, a rispondere ad un intervento su Facebook .
Su una immagine di Tir che invadevano l'autostrada della val di Susa con l'augurio 'Se ci fosse una linea ferroviaria più efficiente...', l'intervento propugnava evidentemente la costruzione dell'opera per il treno ad alta velocità/capacità, brevemente il TAV.
Essendo convinto da tempo della inutilità dell'opera, soprattutto di fronte ai costi materiali e umani che ad essa andrebbero sacrificati, ho risposto di getto:
"L'attuale ferrovia può portare 20mln di tonnellate di merci all'anno, ora ne sta trasportando tre.. Sicuri di volerne fare un'altra?"
Una volta battuto il tasto invio mi sono accorto di essere nel gruppo facebook 'Si, Torino va avanti'; ho ricevuto 55 risposte.
Molte di queste sono state cortesi ed informate; dò atto della presenza di cittadini in quel gruppo con una autentica tensione al miglioramento della città, come indicato dal titolo, ed informati su alcuni aspetti.
Osservo pure che la questione siTav/noTav non è al centro delle discussioni del gruppo, pur costituendone una parte importante.
Di fronte a queste persone informate del merito della questione (utilità o meno del Tav) mi sono trovato con un certo fastidio a sopportare commenti poco lusinghieri.
Premetto che non sono 'grillino' e che una certa informazione sul Tav la posseggo per aver 'frequentato' la questione nel tempo ed aver di fresco letto i libri di Wu Ming 1 ('Un viaggio che non promettiamo breve', 650 documentatissime pagine) e di Luca Rastello e Andrea De Benedetti (Binario morto, scritto da chi il 'corridoio 5' l'ha percorso tutto); non penso quindi di aver fatto affermazioni totalmente fuori di senso.
Oltre alle menzionate persone ragionevoli, con le quali ho intrapreso un dialogo di cui dirò più avanti, mi sono trovato con fastidio a leggere qualche giudizio su di me poco piacevole, a prescindere dagli argomenti riportati.
Un tunnel satanico
Mi ha dato fastidio leggere "Sono così purtroppo", nei miei confronti, accomunandomi ad una presunta banda di ignoranti provocatori luddisti e retrogradi, senza citarne alcun motivo.
Interessante questa osservazione che ho ricevuto a fronte dei dati sulla inutilità del Tav: "Queste sono le uniche argomentazioni che, a prima vista, possono avere una parvenza di logicità. Però, approfondendo denotano anche loro una profonda illogicità. Complimenti NO TAV, non riuscite a dire nulla che abbia senso." Questa volta il commento parte dalle mie osservazioni, ma sembra un avvitamento logico senza via d'uscita, alla Eischer; termina con un giudizio netto, ma non ne cita le ragioni.
Di fronte i dati che ho riportato si sentenzia: "evidente ignoranza", senza naturalmente citarne il motivo, nè confutarli.
Mi si consente di avere le mie idee, ma "nulla le vieta di restare nel suo mondo senza sviluppo", evidentemente certi che non volere il Tav e non volere lo sviluppo siano un'equazione imprescindibile.
"Quando però lo impone agli altri, arrecando un costo alla comunità, per puri motivi ideologici ed accampando informazioni false e parziali per giustificarlo, lei dimostra di fregarsene altamente del suo prossimo": io impongo qualcosa? io non voglio il Tav, che viene imposto a me e alla Val di Susa. Informazioni false e parziali? perchè non mi si dice quali? Me ne frego del prossimo? E se fosse proprio questo il modo di interessarmene?
La cortese (davvero!) animatrice del gruppo mi dice che "la Torino-Lione non è satana"
Forse su questa frase, gentile e non provocatoria, si misura la distanza incolmabile tra la mia posizione e quella del gruppo in cui ho scritto.
Mi si tratta come qualcuno che veda 'satana', il male, il nemico, come chi irragionevolmente accecato dall'ira si scaglia contro il Nemico per la sua Lotta Benefica contro il Male.
Nulla di tutto questo è nei miei pensieri.
E solo lo scavo per un treno, un colossale spreco, un modo per mettere i soldi in tasca a chi vanta crediti dalla politica; null'altro.
Magari fosse Satana, avremmo ben altre ragioni più divertenti per combatterlo, o per volerlo.
"le sue domande, spesso tendenziose e provocatorie, sono insostenibili": può essere, ma se non le si sostiene, meglio tacere.
"trova mille risposte dagli altri, documentate e logiche a differenza delle sue." questo mi ricorda l'atteggiamento di chi sostiene che avrà pur avuto qualche ragione chi ha proposto il tav, un po' come le 'madamine' che sostenevano di non saperne nulla della tecnica del Tav ma qualcun altro ne sapeva ben di più.
Non lo trovo un atteggiamento sbagliato; spesso si deve delegare il giudizio a chi ne sa più di noi, non si può sapere sempre tutto.
Questo atteggiamento ha una giustificazione solo se si basa sulla fiducia verso chi 'ne sa' e 'ha deciso'.
Rispetto chi lo sostiene, ma non lo condivido; non ho nessuna fiducia in chi 'ha deciso' per il Tav, quella stessa classe politica che, da manca e da dritta, ha affossato l'Italia quando l'Europa andava avanti.
Ma nel merito...
Vorrei entrare ora, solo per pochi passi, nel merito della discussione; nella parte positiva di scambio di idee e dati che c'è stata, della quale ringrazio gli intervenuti e della quale voglio parlare non perchè abbia una soluzione conclusiva, ma per riassumere quanto si è detto e riportare la mia opinione.
Come ho scritto in apertura la mia tesi riguarda l'inutilità del Tav, in quanto la linea 'storica' è sottoutilizzata.
Come in tutte le 'vere' questioni, la ragione non è mai solo da una parte o solo dall'altra.
Non pretendo di avere ragione al 100%, ma in cuor mio sono convinto di averla all'80%, il che mi è sufficiente a prendere una decisione.
Le ragioni che ritengo obbiettive (al netto di tutte quelle che secondo me sono pretestuose) contro l'utilizzo della linea storica sono essenzialmente due:
- la pendenza
- la forma del tunnel
Sulla prima non c'è nulla da farci; ce la teniamo, è un limite, una caratteristica della linea. Non un impedimento ad utilizzarla.
Sulla seconda si può fare parecchio (lo dico in base ai lavori 2003-2011), risolvendo il problema con costi di almeno un'ordine di grandezza inferiori rispetto al Tav.
Eventualmente questa seconda parte può essere messa in atto quando la linea tenderà a saturazione, precedendola.
Quindi per me da una parte della bilancia c'è l'uso di una linea con una pendenza forte (ma usata fino ad oggi proficuamente) e sottoutilizzata che dà ampio spazio per il futuro e dall'altra ci sono vent'anni di scavi in val di Susa, con i costi che ben sappiamo, e con gli aumenti che supponiamo.
Di tutte le ragioni a favore del Tav 'a prescindere' come quelle che dicono 'prima apriamo una via e poi le merci arriveranno', oppure come la posizione di Cota sul 'vantaggio psicologico', penso abbiano una validità relativa e non tengano in adeguato conto sia il danno provocato sia la certezza del ritorno; anche di questo se n'è discusso, con minore rilevanza.
...me ne vado!
Devo ora dire perchè ho abbandonato la discussione.
Dopo un paio di giorni di pacati interventi è stato pubblicato un post in cui si faceva notare che nel gruppo 'Si, Torino va avanti' erano presenti degli infiltrati: "Ma quanti NOTAV si sono infiltrati nel nostro Gruppo... Pazzeschi e senza ritegno."
Naturalmente ho chiarito subito, se non lo fosse stato sufficientemente leggibile dai miei interventi, la mia posizione di noTav.
L'amministratore ha risposto: "Per favore, aiutateci segnalate I commenti notav. Grazie!"
Ma non eravamo qui per discutere? Non è un gruppo che vuole costruire, andare avanti?
"Veramente abbiamo scelto: qui non vogliamo i NoTav. STOP" Beh, fate un gruppo chiuso, magari con test di ingresso.
"non ho mai visto un SiTav convincersi delle ragioni del No, non ho mai visto un NoTav convincersi delle ragioni del SI." Ma non è questo il sale della discussione? Avete fatto un gruppo per dirvi quanto siete furbi?
Mi si dice che come noTav in realtà il mio interesse è foraggiare la Sitaf (l'autostrada), la vera finanziatrice dei noTav!
Vengo definito, nonostante tutti i pacati interventi fatti, "geneticamente incapace" di discutere.
Ad un certo punto per evidenziare quanto non sia gradito, dopo il commanto "qui non vogliamo i NoTav. STOP" esce un post sottolineato con foto di Mussolini dal balcone di piazza Venezia con il classico atteggiamento ignorante con il mento proteso e le labbra all'ingiù tristemente lugubre per la storia e l'onore d'Italia.
Ovviamente scrivo l'ultima riga e non intervengo più.
Nei giorni successivi rispondo in privato a tutti gli interventi che mi citano; da nessuno ho risposta, anche di fronte a precise domande.
E concludo
Vorrei tirare qualche conclusione.
Innanzitutto sul mezzo: facebook non è adatto a condurre discussioni, serve solo per la chiacchiera, l'insulto e il reciproco gonfiarsi il petto.
Senza scomodare McLuhan, un mezzo costruito con fine di lucro non può perseguire scopi sociali.
Poi sul gruppo "Sì, Torino va avanti".
Naturalmente non lo giudico dagli insulti che ho ricevuto; in ogni insieme sociale ci sono le 'teste calde' incapaci di collegare tastiera e cervello, e l'effetto-gruppo fa da moltiplicatore.
Ho percepito una sincera volontà di fare il bene della città e mi sembra che molti siano animati dall'esigenza di fare qualcosa perchè ciò avvenga presto.
La questione del Tav viene affrontata spesso con un concetto-coacervo comune-grillini-olimpiadi che veramente poco ha da spartire con i vent'anni di scavo previsti.
Tuttavia non posso tacere che, per quanto ho visto in questa limitata esperienza, questo gruppo è sideralmente lontano dai livelli di approfondimento dei venticinque anni di lotta noTav; procede per slogan più che per ragioni anche se, ripeto, di rispettabili persone informate sono convinto ce ne siano.
Nonostante quanto qualcuno abbia scritto sul gruppo, i miei interventi erano sinceramente animati dal capire le ragioni del Sì al Tav, per crescere nel confronto.
Evidentemente ho sbagliato luogo.